Scrivo da sempre, da quando ho imparato a farlo.




Da bambina scrivevo i pensierini sul quaderno delle elementari, scrivevo il mio diario segreto, scrivevo lettere appassionate alle amiche di penna conosciute durante le vacanze estive.

Crescendo ho continuato a scrivere nei ritagli di tempo, ma solamente in età adulta ho maturato la consapevolezza di non poter fare a meno della scrittura e di volerle dedicare lo spazio, e il valore, che merita. Perché scrivere mi rende felice.

i miei libri

L'uomo che dorme




Un severo episodio depressivo costringe Marta a rivivere alcune dei momenti più dolorosi della propria vita: il tradimento da parte delle amiche più care durante gli anni della giovinezza, i disturbi alimentari legati a questa sofferenza, il disorientamento di dover crescere senza una strada definita da percorrere; ma, soprattutto, la lunga malattia della madre, l'inversione dei ruoli genitore-figlia, fino al dolore incommensurabile per la sua perdita.



"L'uomo che dorme" è la storia di una famiglia e delle difficoltà che a volte si provano nell'accettare i propri legami di sangue, specialmente quelli considerati più "scomodi"; è una storia di tormento e di solitudine, ma anche di condivisione, perché mostrare i propri limiti può aiutare a sentirci meno fragili, e anche meno soli. Infine, è una storia di rinascita e di crescita personale, verso la scoperta di un senso da dare alla propria esistenza. Dimenticavo: è anche una storia d'amore.

La persistenza della memoria




Anna ha diciannove anni quando decide di andarsene e di lasciarsi tutto alle spalle. Un padre dispotico e violento, una madre assente e depressa, una sorella minore che nel letto la abbraccia a cucchiaio e pende dalle sue labbra senza pretendere di essere ricambiata; e poi Giulia, l'amica del cuore che pesca ragazzi come carte dal mazzo, e Davide, il figlio del macellaio docile e immusonito, con il segno particolare di troncare i discorsi sul più bello.




Quando fa ritorno al paese, dopo undici anni, tutti la guardano con invidia e sospettosa ammirazione, lei che, con il suo romanzo di esordio, ha raggiunto la notorietà, l'affermazione personale e il benessere economico. Ritrova sua sorella, l'unica persona che non le ha mai voltato le spalle nonostante i torti e le mancanze subite; ritrova Giulia, in una versione invecchiata e intristita dell'amica di un tempo, sposata all'uomo che da ragazza avrebbe voluto uccidere; e ritrova Davide, che nel frattempo ha traslocato in un camper e colleziona biglietti della spesa abbandonati sul marciapiede dei supermercati.




Ognuno di loro si aspetta di conoscere i dettagli della meravigliosa vita che si è costruita altrove. Ma è davvero tutto così come sembra? Perché nonostante l'apparenza di donna felice e realizzata, Anna cela molte ombre nel profondo. Cela, soprattutto, un pensiero fisso di morte che la tormenta da lungo tempo, da quella notte di San Lorenzo quando un auto con a bordo quattro ragazzi poco più che diciottenni precipitò in un burrone sotto ai suoi occhi, dopo una serata trascorsa a cercare stelle cadenti e a fantasticare su un futuro migliore.




Saranno una serie di eventi e incontri casuali a far cadere il velo di bugie, omissioni e sofferenze dietro cui si è nascosta per anni. E a farle capire che, no, la felicità, la sua felicità, non è né una colpa di cui vergognarsi, né un pericolo da cui fuggire.




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